La terra degli Swazi…
Conosciuto fino a pochi anni fa come “Swaziland”, il più piccolo stato dell’emisfero meridionale è anche uno dei paesi più tranquilli. Il mite popolo degli swazi è più incline a festeggiare e a divertirsi che a scendere in piazza e manifestare per le riforme. Grazie ad un atteggiamento progressista e attento nei confronti della tutela della natura, l’Eswatini vanta un numero sorprendente di parchi nazionali e riserve di caccia, mentre sono stati reintrodotti il rinoceronte nero e quello bianco, l’elefante e, recentemente, anche il leone. Si possono fare escursioni a piedi, passeggiate a cavallo, discese sulle rapide dei fiumi, oppure si possono attraversare in bicicletta molti dei parchi di questo paese per osservare da vicino un’enorme varietà di piante e animali selvatici. Il sistema di riserve naturali protegge anche piante uniche o rare, come il fynbos, tipico della macchia del Sudafrica.
I viaggiatori italiani, così come la maggior parte dei visitatori, non hanno bisogno di visto d’ingresso per permanenze inferiori ai 15 giorni. All’arrivo sarà sufficiente esibire il passaporto in corso di validità. In caso di permanenza superiore, anche solo per turismo, è necessario richiedere un permesso di soggiorno al locale Ministero dell’Interno, che lo concede generalmente con celerità. Per ulteriori informazioni al riguardo, vi consigliamo di contattare:
Consolato di Eswatini in Italia
Via Del Corso,262 – 00186 Roma
Tel. 06/6786481
Vaccinazioni obbligatorie: Nessuna, consigliata la profilassi antimalarica.
Altre vaccinazioni non obbligatorie: difterite e tetano, epatite virale A, epatite virale B, febbre tifoide e rabbia.
In Eswatini è preferibile non bere l’acqua di rubinetto: è consigliabile consumare solo acqua in bottiglie sigillate oppure bevande calde. In alternativa l’acqua corrente può essere trattata facendola bollire per almeno 15 minuti, al fine di garantire la più efficace delle purificazioni.
Il rischio di malaria è presente tutto l’anno nelle zone di Big Bend, Mhlume, Simunye e Tshaneni. Per conoscere quali farmaci assumere per la profilassi, i relativi dosaggi, i tempi, le modalità di assunzione e le controindicazioni, e comunque quale regime sia preferibile nel vostro caso, rivolgetevi almeno 15 giorni prima della partenza al Servizio di Medicina dei Viaggi della vostra ASL. Altre informazioni a questo link.
Altri rischi: dengue, bilharziosi. Il tasso di diffusione dell’AIDS è molto alto. Consigliamo di portare sempre con sé una piccola farmacia da viaggio e di stipulare un’assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro paese. Vedi le condizioni della nostra polizza a questo link.
Lilangeni swazi (E). Equivale al rand sud-africano, con la sola differenza che il rand è accettato ovunque e può essere scambiato, mentre la valuta dell’Eswatini no. Solo pochi sportelli bancomat accettano carte di credito internazionali; i più convenienti sono presso la Standard Bank in Swazi Mall, Mbabane e dentro il casino del Royal Swazi Hotel. Nedbank and First National cambiano contante e travellers cheques. Gli orari di apertura delle banche sono: dalle 8.30am alle 2.30pm lungo la settimana e fino alle h11 il sabato.
+1h rispetto all’Italia; stesso orario quando in Italia è in vigore l’ora legale. In Eswatini la guida è a sinistra (nella fascia contraria rispetto all’Italia) e per guidare un’auto è necessaria la patente internazionale oppure una traduzione in inglese autenticata della patente Italiana. In Swaziland è usato il sistema metrico decimale e l’energia elettrica è a 220V. In Swaziland le prese di corrente sono a tre lamelle rotonde ed è necessario avere un adattatore, facilmente acquistabile in loco.
L’inverno, da giugno ad agosto, è forse il periodo migliore, soprattutto se volete evitare i giorni più caldi. Troverete temperature più fresche (ma di notte addirittura fredde) nelle pianure orientali e un clima più caldo e secco sugli altipiani. Se volete assistere alle due cerimonie culturali più importanti degli Swazi, andate ad agosto o a settembre per la Danza dell’Umhlanga (‘del giunco’), oppure tra fine dicembre e inizio gennaio per vedere la cerimonia dell’Incwala (‘dei primi frutti’).
Eswatini è un piccolo regno senza sbocco sul mare, chiuso da tutti i lati dal Sudafrica, fatta eccezione per circa 100 km di aspro confine con il Mozambico nella parte orientale. Dalla forma approssimativamente rettangolare, lo Swaziland è un po’ più grande del Connecticut, ma non altrettanto vasto di paesi minuscoli come Israele o El Salvador. Il paese ospita una varietà sorprendente di zone ecologiche, dalla savana a est alla foresta pluviale a nord-ovest, con aree coperte di finbos, la ‘macchia’ così famosa in Sudafrica. La zona montagnosa al confine con il Mozambico è secca e aspra, mentre nella parte occidentale vi sono montagne altissime che si sporgono sull’alto veld. Quasi i tre quarti della popolazione trova lavoro nel settore agricolo, la maggior parte dei quali arriva giusto a un livello di sussistenza; il paese tuttavia non è indipendente per quanto riguarda i generi alimentari.
Le risorse naturali dell’Eswatini sono estremamente ben amministrate e, nonostante le piccole dimensioni, il paese rivendica alcune delle migliori riserve di caccia e alcuni dei più spettacolari parchi naturali dell’Africa meridionale. L’elefante, il leone e il rinoceronte bianco sono stati reintrodotti dopo che si erano estinti (il rinoceronte è stato assente per 70 anni), e in seguito a qualche sanguinosa battaglia tra i guardaboschi e i bracconieri, la popolazione di rinoceronti, sia neri sia bianchi, oggi non è più seriamente minacciata dal pericolo di estinzione. La riserva di caccia più facilmente raggiungibile è il Mlilwane Wildlife Sanctuary nell’Ezulwini Valley, poco distante dalla capitale, Mbabane, dove con un po’ di fortuna potrete vedere anche l’ippopotamo e il coccodrillo. Varie specie di selvaggina si trovano solitamente in tutte le riserve, e il paese vanta centinaia di specie di uccelli che vivono anche in porzioni di macchia relativamente piccole, per cui non dimenticate mai di portare con voi un binocolo. Nella parte orientale del paese, il terreno boscoso subtropicale e le zone paludose possono essere decisamente molto umide. Le foreste a latifoglie, che l’industria del legname sta abbattendo quasi interamente, dominano invece la parte montagnosa occidentale.
Nelle montagne occidentali l’acqua può venire giù a secchi durante l’estate, anche se generalmente le temperature saranno sempre più basse rispetto al basso veld che cuoce letteralmente quando la colonnina di mercurio supera i 40ºC (104ºF). Ottobre è il mese più caldo, la pioggia comincia a cadere all’inizio di dicembre e continua fino ad aprile. Il basso veld tende a presentare climi estremi, con gelate e temperature bassissime in inverno (che cade proprio nei mesi estivi dell’emisfero settentrionale). Il basso veld orientale è subtropicale, infestato di zanzare (attenti alla malaria), umido e afoso, e le temperature possono essere ancora piuttosto calde a metà inverno.
Un paio di volte l’anno alcune delle feste più importanti trasformano l’Ezulwini Valley (‘valle del Paradiso’) in uno sfolgorante spettacolo di danze e canti, in occasione dei quali i membri delle tribù, vestiti con costumi riccamente decorati, riaffermano la loro fede nella monarchia e nella propria cultura. Potrebbe esserci un solo museo in tutto il paese e, a parte il casinò, ben poco da fare per quanto riguarda i divertimenti notturni, ma in compenso la natura è rigogliosa e la vita è ancora libera e selvaggia.
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